Mese: Ottobre 2020

E-Commerce: continuano a salire gli acquisti online nel 2020

Il 2020 verrà ricordato in tutto il mondo come l’anno della pandemia, dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus e soprattutto dei tre lunghi mesi passati chiusi in casa che hanno modificato radicalmente le nostre abitudini quotidiane. In merito a ciò, tanti italiani hanno riscoperto il piacere di guardare la tv, fare sport in casa, cucinare, cucire e imparare ad usare meglio le nuove tecnologie che il mondo digitale ci mette a disposizione.

Ma ciò che maggiormente è mutato durante i mesi del lockdown è stato il modo di fare la spesa degli italiani, con lo shopping online a farla da padrone. Nel mezzo di un periodo buio e di crisi economica il settore e-commerce ha registrato, e continua a farlo, cifre esorbitanti. Nel 2020 crescerà del 26% per una quota complessiva di ben 22,7 miliardi, con un aumento di 4,7 miliardi rispetto all’anno precedente.Dati che sono stati rilevati dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Fra i settori emergenti del mondo e-commerce, in questo 2020, vi è senza ombra di dubbio la sezione Food and Grocery, con una crescita del 56%, seguita dal settore dell’arredamento, con un +30%, e successivamente da tutti quei settori legati al mondo della salute personale (mercato farmaceutico) ed e-commerce verticali su bellezza e cura della persona. Positivo aumento anche per il mondo sport e fitness, in aggiunta a corsi online di yoga e allenamenti cardio, cucina healthy e prodotti proteici.

Una crescita minore si ripropone per quei settori già più maturi e conosciuti nel mondo dello shopping online e che durante la pandemia hanno registrato solo un leggero ma costante aumento. Parliamo del settore tech (informatica ed elettronica), cresciuto del 18%, merito soprattutto dello smart working, il settore dell’abbigliamento, con un +21%, ed infine l’editoria, con un 16% di incremento rispetto al 2019.

Gli italiani, dopo l’esperienza dello shopping online durante il lockdown, hanno maturato una maggiore fiducia verso questa nuova forma di acquisto, anche di generi alimentari, in quanto l’e-commerce ha rappresentato in quei mesi di reclusione il canale principale e più sicuro per fare la spesa. Questo incremento di richieste ha spinto le imprese grandi e piccole sul territorio italiano ad investire sul digitale, mettendosi all’opera e in gioco con marketplace e siti di proprietà.

Ben 2 milioni in più di consumatori hanno scelto l’online, mostrando dimestichezza nell’acquistare e pagare i prodotti direttamente dallo smartphone. Il mobile commerce occupa infatti la fetta più grossa di acquirenti, circa il 56% degli acquisti totali è fatto tramite il proprio smartphone. (ADN Kronos)

Il 2020 chiuderà con una crescita del 5,8% per la GDO

La distribuzione moderna chiuderà il 2020 in forte rialzo, salvo poi restituire parte dei progressi l’anno prossimo. Sono queste le previsioni di Iri, che per arrivare a formularle ha tenuto conto delle stime degli economisti, degli studi dei principali istituti sanitari, e del sentiment di imprese e consumatori.

Secondo la società di consulenza quest’anno dovrebbe chiudersi con un balzo del 5,8% per il largo consumo confezionato, valore a cui si arriva sommando un +5% per quel che riguarda i volumi e un +0,8% per quel che riguarda i prezzi. Parte di questi progressi verranno però restituiti nel 2021, quando saranno disponibili il vaccino e la cura per il Covid-19: in questo caso il calo sarà da attribuire esclusivamente alla diminuzione dei volumi, perché i prezzi resteranno invariati.

Questi dati si confrontano con il +2,6% delle vendite a valore del 2019 (e +2,5% in termini di volumi).  La dinamica positiva dei prezzi quest’anno è favorita dal fatto che la sostenuta domanda da parte dei consumatori non dovrebbe costringere gli operatori ad impiegare in maniera più marcata questa leva. Le cose cambieranno però l’anno prossimo, anche perché ci sarà una forte competizione all’interno del settore. Un altro fattore importante è rappresentato dallo smart working, che contribuirà a sostenere la domanda di prodotti di largo consumo confezionato, “anche dopo la auspicabile risoluzione della pandemia; ci attendiamo perciò un parziale affievolimento del fenomeno dopo maggio 2021”, affermano gli analisti di Iri.

“Una nota finale deve sicuramente essere attribuita al canale che maggiormente ha acquisito importanza nel corso del 2020 e che rimarrà un punto di riferimento fondamentale per il consumatore anche in futuro, l’e-commerce, che secondo le nostre previsioni crescerà a valore del 111% per quest’anno e dell’80% per il 2021”, conclude lo studio di Iri. (La Repubblica)