Mese: Maggio 2019

Porti italiani: la Sardegna è prima in Italia per il pagamento delle fatture

La classifica pubblicata dal ministero dell’Economia e delle Finanze promuove l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna e la posiziona in cima alla classifica, con una media di 17 giorni sui 46 a livello nazionale, per la liquidazione dei crediti nel 2018. Un pieno 100 per cento, rispetto all’81% del resto d’Italia, il valore del debito pagato, pari a 1.525 fatture registrate per un importo, al momento della chiusura della rilevazione, di poco più di 12 milioni e 680 mila euro.

“Quanto emerso è la dimostrazione che il lavoro e la professionalità premiano – ha commentato il presidente dell’Autorità Massimo Deiana – L’aver raggiunto la vetta della classifica italiana degli enti più virtuosi è un risultato fondamentale per la nostra Autorità che, nonostante la giovane età e una profonda ristrutturazione dell’organico ancora in corso, ha posto in essere uno sforzo fuori dall’ordinario dimostrando particolare sensibilità verso tutte le aziende con le quali operiamo”.

La classifica e tutti i dati possono essere consultati a questo link. (ANSA).

Raddoppiati gli investimenti nella logistica negli ultimi dieci anni

La logistica continua a rappresentare un settore di investimento attraente in Erupa. In tale contesto l’Italia prosegue nel guadagnare terreno, evidenziando performance positive e diversi deal. A inizio anno la società di consulenza immobiliare Cbre, nella sua “Investor intentions”, ha evidenziato l’interesse per gli investimenti nel settore della logistica. «Il 18,43% degli intervistati la indica come il settore più attraente per gli investimenti nel 2019 – spiegano da Cbre -. Seppur in leggera contrazione rispetto ai risultati dell’anno scorso, il settore si conferma performante: il volume transato nel 2018 è raddoppiato rispetto all’anno precedente».

Il peso degli investimenti nel comparto è infatti passato dal 5% del decennio precedente a oltre il 10% del ciclo attuale; inoltre, la crescita dell’e-commerce continua a influenzare positivamente le performance dell’intero settore. Nel 2019 ci si aspetta che questo trend positivo continui. Secondo Cbre il volume degli investimenti nel campo immobiliare in Italia, nel primo trimestre del 2019, è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo del 2018, attestandosi a quota 1,7 miliardi di euro.

Le analisi trovano riscontro anche nei dati raccolti da JLL.«Il 2018 si è chiuso con la conferma di un trend positivo per il real estate della logistica in Italia – spiega la società di servizi immobiliari – Questa crescita è guidata dai piani di espansione dei protagonisti dell’e-commerce già presenti nel mercato e da quelli in procinto di entrare, così come dalle strategie dei principali retailer che stanno riorganizzando e riallineando i propri network logistici alle nuove richieste del mercato e dei consumatori».

La ricerca più frequente di immobili logistici in Italia riguarda proprietà con una dimensione media compresa tra i 5mila e i 10mila metri quadrati, principalmente a causa dell’espansione nel settore del cosiddetto “ultimo miglio”. La forte domanda di building di minori dimensioni ha sostenuto la crescita degli affitti in mercati come Milano e Roma. Più nel dettaglio il volume di investimenti nella logistica italiana nel 2018 secondo JLL è stato di 1,080 miliardi di euro, con un aumento del 40% su base annuale. In totale le operazioni sono state 24, il 20% riguardante Milano che ha registrato un take-up (assorbimento) di 880mila mq, con un affitto medio di 56 euro al mq/anno, che equivale a un aumento del 2% sul 2017.

A Roma il take-up è stato di 117mila mq, con un canone di locazione uguale a quello di Milano.  Nel Veneto, altra regione strategia, il take-up è stato di 102mila mq e l’affitto di 49 euro al mq/anno; gli edifici in completamento equivalgono a 50mila mq. (Fonte: Sole 24 ore)

Largo consumo in crescita (+2%), fra sostenibilità e innovazione

Come già in parte emerso nelle scorse settimane, nel periodo gennaio-aprile 2019 le vendite del food nel largo consumo in Italia hanno fatto registrare un incremento del +2,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento complessivo, a totale negozio, è pari al +2% con una previsione di chiusura dell’anno +1,5%. La fotografia ci arriva dalla  35/a edizione de Linkontro Nielsen, l’appuntamento annuale organizzato da Nielsen per l’industria di marca e per la distribuzione moderna, che vede la partecipazione dei principali player del settore.

“I primi quattro mesi del 2019 confermano gli andamenti positivi per tutti i prodotti – ha spiegato de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia – Le categorie del largo consumo riportano i seguenti andamenti nel periodo gennaio-aprile 2019: bevande +3,5%, gelati surgelati +2,7%, carne +3,2%, pane pasticceria +2,8%, pets +3,0%, gastronomia+salumeria+formaggi +1,8%, cura persona +1%. Dopo due anni in negativo, nel 2019 tornano a crescere le vendite in promozione, +1,7%”.

La crescita dei Discount

In uno scenario competitivo sempre più esteso il discount non smette di rivelare nuove interessanti potenzialità: dopo più di cinque anni di crescita continuativa, inizia a configurarsi come un vero e proprio competitor del canale super, investendo in servizio – basti pensare che ormai il comparto del fresco pesa il 35% del totale negozio. Inoltre il canale discount è leader per margine: l’utile prodotto dalle principali aziende discount rappresenta bene il 34,2% degli utili distributivi (fonte Mediobanca).

Innovazione e sostenibilità

Tra i produttori l’innovazione e gli investimenti in sostenibilità continuano a svolgere un ruolo chiave per la crescita. Per esempio, l’attenzione ai temi ambientali porta i prodotti del cura casa con claim green a salire del +3,1%. Nello specifico, “meno plastica” +24,5%, “plastica riciclata” +9,6%, “biodegradabile” +7,8%. Un ulteriore dato interessante riguarda il cura persona, dove si riscontra un +14,9% del claim “biologico”.

eCommerce

Un prima mappa dell’offerta online fa registrare che sono circa 830 i punti vendita che nel Paese offrono i servizi click & collect (ordino online e ritiro nel punto vendita) e click & drive (ordino online e ritiro con l’auto). Dalla stessa analisi si desume che i c.a.p. coperti dall’home delivery (consegna a domicilio) sono 1.760, cioè il 38% del totale Paese . Al netto degli sviluppi dell’offerta online, le vendite mostrano una crescita significativa nel primo quadrimestre 2019 (variazione di fatturato pari a +27,70%), contribuendo per circa lo 0,2% alla crescita complessiva della GDO. (Fonte: Affari Italiani)

 

Continuano a crescere le vendite della IV Gamma: +6,7% nel primo trimestre

Vendite in crescita di un +6,7% nel primi tre mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 per insalate e ortaggi pronti in busta (IV gamma).

Il dato economico, elaborato dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) su dati Nielsen, segue il +5% del 2018. L’andamento di mercato non riguarda solo – spiega il rapporto – il valore delle vendite, ma anche le quantità acquistate, che sono cresciute del 9,8% rispetto al primo trimestre del 2018, dopo il +8,2% a consuntivo 2018. Dall’analisi di mercato emerge inoltre che gli ortaggi IV gamma rappresentano il 16% del valore degli acquisti domestici di ortaggi freschi delle famiglie italiane. All’interno del segmento, le insalate si confermano nel 2018 come il prodotto preponderante (74%), seguite da altri ortaggi pronti al consumo come le carote baby o alla julienne (18%) e gli ortaggi da cuocere (8%).

Tutti gli interessanti dati del rapporto possono essere consultati qui.

Allargando l’analisi ai dati riportati da Nielsen sulle vendite complessive nel settore GDO nel primo quadrimestre 2019 si nota che, dopo un inizio d’anno partito in leggero rilento, tutte e quattro le macro-aree in cui Nielsen ha suddiviso il territorio nazionale sono tornate in territorio positivo, anche grazie al benefico influsso delle Festività Pasquali. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia guadagnano il 3,33%, seguite da Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna (+1,52%%). Decisamente più contenuti invece i progressi Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia (+0,53%) e di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia (+0,37%).

In particolare brilla come al solito il Sud (+43,24%), che durante le festività si lascia dietro di sé il resto d’Italia. Segue il Centro, protagonista di un ampio rialzo (+26,98%), mentre nel duello settentrionale il Nord-est (+17,34%) batte il Nord-ovest (+13,39%).

(Fonte: ANSA)

Cresce il settore e-commerce in Italia: le opportunità da cogliere per il mercato

È stato pubblicato l’Osservatorio Spedizioni eCommerce Italia, il rapporto sui volumi degli invii effettuati durante il primo trimestre 2019. L’analisi, pubblicata da Qapla’, sistema integrato che automatizza il processo di notifica e monitoraggio delle spedizioni, si basa sul monitoraggio dei volumi generati da un campione di 350 venditori eCommerce, rappresentativi di tutti i principali settori merceologici: elettronica, fashion, food, wine, farmaceutica e cosmesi, home, gioielli, forniture b2b, accessori, libri, shoes. Nello studio sono inoltre state incluse anche le spedizioni gestite con 100 corrieri nazionali e internazionali, comprendendo gli ordini ricevuti su tutti i principali marketplace mondiali come Amazon, eBay, ePrice, Privalia, Spartoo, Cdiscount, ManoMano, per un quadro il più possibile indicativo degli invii provenienti dalla totalità degli Store italiani online.

Per il campione in esame, si registra un aumento del +29,84% tra il primo trimestre 2019 e  il periodo corrispondente del 2018. Il tempo medio di consegna è stato di 2,4 giorni circa per il primo trimestre 2019, in diminuzione rispetto non solo all’ultimo trimestre del 2018, ma anche in confronto allo stesso periodo di un anno fa, quando la media sfiorava i 3 giorni. Gli ecommerce esaminati, spiega l’azienda, inviano direttamente ai clienti finali le email di notifica (le cosidette “email transazionali”) del cambio di stato della spedizione. Nel primo trimestre 2019 l’Osservatorio registra un aumento di queste email del 59,28% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Si tratta di email con elevatissimi tassi di apertura.

Queste analisi confermano i trend e le nuove opportunità per il largo consumo già evidenziate in un recente studio da IRI, leader mondiale nella gestione di big data. Nonostante i supermercati restino il principale canale in cui i consumatori fanno acquisti, il panorama del mercato grocery tradizionale sta evolvendo velocemente. Secondo le stime IRI le vendite online di alimentari e beni di cura della persona cresceranno del +54% nei prossimi 5 anni. Il mercato LCC (Largo Consumo Confezionato) è pronto a dare una nuova spinta all’online: lo sviluppo di nuove partnership tra gli operatori e le opportunità di distribuzione emergenti giocheranno un ruolo fondamentale.

All’interno dell’analisi IRI evidenzia otto tendenze principali che possono aiutare distributori e produttori del Largo Consumo ad individuare le opportunità offerte dall’E-Commerce:

  1. La gestione di Big Data permette di avere una conoscenza dettagliata della shopper journey e delle abitudini di acquisto dei consumatori e fornisce raccomandazioni personalizzate, studi su misura, maggior convenience e loyalty.
  2. Il geo-marketing permette di raggiungere i consumatori in tempo reale e stimola gli acquisti di impulso nel canale online. Consente di aumentare le vendite in- store grazie ad attività promozionali.
  3. Il carrello online – Il brevetto di Amazon per gli ordini one-click è scaduto nel 2017. Il tentativo dei distributori di ridurre il tasso di abbandono del carrello online spinge gli operatori del mercato LCC, e non, a concentrarsi sulla proprosta di percorsi d’acquisto più semplici.
  4. Acquisti tramite smartphone – più della metà degli shopper in UK preferisce usare le app dei distributori piuttosto che i loro siti web.
  5. Premi personalizzati, riscattabili istantaneamente permettono ai distributori di accrescere la fedeltà dei consumatori e assicurarsi maggiore “share of wallet”.
  6. La possibilità di fare ordini vocali tramite smart device rappresenta una facilitazione per i consumatori. L’integrazione di nuove piattaforme diventerà essenziale per assicurare una shopping experience migliore e omnichannel.
  7. Vesatilità, velocità e convenienza. La possibilità di gestire il click and collect e la consegna a domicilio in tempi brevi sono fattori prioritari per tutti i distributori.
  8. Direttamente al consumatore (D2C). La consegna diretta è un’attività svolta anche dai produttori LCC. Le start up e i grandi brand possono saltare lo step distributivo aumentando loyalty, offerta personalizzata e acquisti ripetuti. (Fonte: GDO News)